Le Sorprese del 2024, 9-10: Paul Lapeira, Bart Lemmen

Dopo aver trattato i Migliori Momenti dell’annata appena trascorsa, è tempo di scoprire chi sono le 10 Sorprese del 2024. I nostri bilanci di fine stagione proseguono infatti con la rassegna che mette in evidenza i corridori che ci hanno sorpreso maggiormente nel corso degli ultimi dodici mesi per risultati e prestazioni. La graduatoria, stilata al termine di un confronto interno alla nostra redazione, comprende atleti di età e caratteristiche diverse: c’è chi è balzato per la prima volta agli onori delle cronache con performance non attese, e chi magari ha saputo dare una dimensione del tutto nuova alla propria carriera rispetto a quanto fatto negli anni precedenti. Passiamo dunque a scoprire insieme i dieci, sorprendenti, nomi che saranno rivelati giorno dopo giorno nel corso di questa settimana (al termine della quale vi chiederemo, come di consueto, anche la vostra opinione).

9: Paul Lapeira

© Sirotti

Salto di qualità importante quello compiuto durante questa stagione dal 24enne transalpino, che soprattutto in primavera si è messo in mostra conquistando le prime vittorie tra i professionisti e diversi interessanti piazzamenti, come il quinto posto all’Amstel Gold Race e l’undicesimo alla Liegi-Bastogne-Liegi. Dei cinque successi conseguiti quest’anno dal corridore della Decathlon Ag2r La Mondiale, spiccano sicuramente quello nella seconda tappa del Giro dei Paesi Baschi e il titolo nazionale conquistato a giugno sulle strade di casa, vittorie che, assieme alle tre ottenute in altrettante semiclassiche francesi e ai sopracitati piazzamenti, hanno messo in evidenza il suo spunto veloce e la sua capacità di tenuta sui percorsi movimentati. Qualità che, se la sua crescita proseguirà ancora, potranno consentirgli di essere protagonista in un gran numero di corse nei prossimi anni.

10: Bart Lemmen

Approdato quest’anno nel WorldTour, in una squadra importante come la Visma | Lease a Bike, dopo essere passato professionista nel 2023 e aver iniziato a correre in bici solamente nel 2021, il classe 1995 neerlandese non ha risentito dell’impatto con la categoria, e anzi è stato autore di buone prestazioni lungo tutta la stagione. Lanciato subito nella mischia a Tour Down Under e UAE Tour, chiusi rispettivamente al quinto e al decimo posto, l’ex ufficiale dell’aeronautica militare dei Paesi Bassi ha poi sfiorato la vittoria nella classifica finale del Giro di Norvegia ma, soprattutto, si è rivelato un buon supporto per Jonas Vingegaard al Tour de France, dove è stato convocato in extremis in sostituzione di Sepp Kuss. Tali prestazioni gli sono valse anche la chiamata in nazionale per i Mondiali di Zurigo e, dopo essere andato vicino al successo alla Coppa Bernocchi dopo una lunga fuga da lontano, è arrivato anche il rinnovo della fiducia da parte del team giallo-nero, che gli ha prolungato il contratto fino a fine 2027.

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